INCI: come capire cosa c'è dentro ai cosmetici
- progettosito18
- 7 mar 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Probabilmente già sapete che cos'è l'INCI. Per chi non lo sapesse, il nome sta per "International Nomenclature of Cosmetic Igredients" ed è l'equivalente della lista degli ingredienti che trovate su ogni alimento... solo che riguarda gli ingredienti dei cosmetici!
L'elenco che trovate su ogni confezione è obbligatorio per legge e per praticità nel redigerlo si utilizza un linguaggio "standard", comprensibile a tutti a prescindere dalla provenienza del prodotto.
Da quando ho imparato a leggere l'INCI sono molto più attenta a ciò che utilizzo nella cura del corpo e ho eliminato del tutto alcuni prodotti che prima utilizzavo regolarmente. Eh sì, perché a dispetto dei proclami di molte case produttrici, non sempre i prodotti cosiddetti "naturali" lo sono davvero. Spesso capita di trovare nell'elenco componenti chimici potenzialmente dannosi o allergeni che preferiremmo evitare... se solo sapessimo che ci sono!

Ecco quindi che una corretta lettura dell'INCI può esserci d'aiuto.
La prima regola da tenere a mente è che gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente: all'inizio della lista troverete dunque le sostanze utilizzate in maniera più consistente nel preparato.
La seconda regola è che i componenti puri di origine vegetale sono indicati con il loro nome latino: in tal caso possiamo star certi che non sono stati modificati.
Ecco allora che un prodotto che per esempio viene venduto ponendo grande enfasi sulla "naturalità" dei suoi ingredienti ma che ne presenta solo uno puro alla fine della lista, ci dovrebbe far sorgere qualche dubbio sull'effettiva bontà della ricetta.
Per cominciare a prendere dimestichezza con i termini potete tenere a mente alcune indicazioni di carattere generale:
- state alla larga dai siliconi (facilmente riconoscibili dal suffisso -ONE che caratterizza la loro denominazione specifica);
- evitate tutti i prodotti in cui trovate la paraffina (inclusi quelli per la profumazione degli ambienti, tipicamente le candele);
- se siete indecisi sullo shampoo (a proposito, avete mai provato gli shampoo solidi?) badate bene che l'INCI non riporti la presenza di solfati - indicati con la sigla SLES/SLS o di parabeni, cocammide, triclosan; oltre ad essere dannosi per noi se utilizzati a lungo, alcuni di questi componenti sono nocivi anche per l'ambiente;
- evitate le profumazioni e le fragranze artificiali: buone all'olfatto, un po' meno per la nostra pelle ed i nostri polmoni.
Queste sono solo alcune regole base, ma non mi stupirei se a questo punto aveste un po' di confusione. Certo, per imparare quali sono gli ingredienti dai quali stare alla larga ci vuole un po' di pratica... per questo possono tornare utili strumenti come il Biodizionario oppure app come Greenity o Biotiful, facilmente consultabili anche quando vi trovate di fronte ad uno scaffale, incerti sull'acquisto. Pian pianino comincerete a riconoscere al volo i componenti da cui stare alla larga: vi assicuro che ne vale la pena!
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