Il Giappone è una monarchia costituzionale. La storia della principessa Ayako, terzogenita di un cugino dell'imperatore Akihito, e del suo innamorato Kei Moriya sembra una favola moderna. La principessa, per sposare il suo fidanzato borghese rispettando la legge della casa imperiale, ha dovuto rinunciare al proprio titolo nobiliare per amore, ricevendo un indennizzo di 107 milioni di yen (pari a circa 840mila euro) per 'il mantenimento della dignità individuale'.
La ventottenne ha conosciuto il suo innamorato grazie alle amicizie in comune dei genitori. Ayako lavora come ricercatrice all'Università Josai di Chiba, nella facoltà di Scienze sociali, mentre il trentaduenne Kei è un funzionario della compagnia di spedizioni Nippon Yusen, uno sportivo amante delle maratone e delle competizioni di triathlon.
La principessa non è la prima a fare una scelta di questo tipo. Altre donne della famiglia hanno scelto l'amore a scapito del titolo nobiliare. La prima è stata Sayako, la figlia più piccola dell’imperatore Akihito: ha detto sì a un uomo borghese designer di professione; poi c'è stata la sorella di Ayako, Noriko, che ha abbandonato il palazzo imperiale per sposare un uomo comune nel 2014. Ed ora la storia si ripete con Ayako e la sua scelta d’amore.