Inverno: riscaldamento acceso, fuori fa freddo e la sete non arriva. Eppure il nostro organismo richiede acqua. Anche se non ce ne rendiamo conto, il nostro corpo espelle continuamente acqua, non solo attraverso il sudore, ma anche con le urine, per far funzionare l'apparato digerente e i polmoni. Con il freddo è facile dimenticarsi di bere. Soprattutto nelle persone anziane, il senso di "mancanza di acqua" non viene percepito. Per questo motivo sono spesso colpiti, anche in inverno, da disidratazione.
Se siamo soggetti alla screpolatura delle mani e delle labbra, a maggior ragione dobbiamo bere, l'acqua idrata la pelle e previene la secchezza. Inoltre elimina le tossine, disintossica l'organismo e mantiene la corretta umidità delle mucose del naso e della gola, allontanando i mali di stagione.
Ma quanta acqua dobbiamo bere ogni giorno? Dipende dalle condizioni mediche e dall'attività del soggetto. Sicuramente non meno di due litri al giorno. Un consiglio che ci sentiamo di dare è quello di bere l'acqua del rubinetto, che è controllata ed ha i giusti livelli di sodio. Si può riempire una bottiglia grande e disegnare delle tacche per monitorare quanta acqua abbiamo bevuto. E se proprio l'acqua non va giù, ci sono delle alternative: frullati o spremute, meglio se con poca frutta e abbondanti verdure per non innalzare troppo gli zuccheri assunti. Anche le zuppe e le minestre sono una buona tattica per bere mangiando. Infine, tè e tisane riscaldano e apportano liquidi al nostro organismo.