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Sempre o mai...per te son guai!

Quando udite la parola “sempre” o la parola “mai” in una discussione, allora sappiate che avete già superato la zona "dialogo fra persone civili" e siete ufficialmente entrati nel territorio del conflitto. "Tu fai SEMPRE di testa tua","non mi chiami MAI"...qualcosa di primordiale si accende in noi al suono di queste parole e inevitabilmente risponderemo a tono. Ad esempio diremo: "sei tu che...", "fai sempre..”, magari alzando l'asticella gridando oppure aggiungendo un certo "colore" espressivo alle nostre repliche. Oppure demoliremo i "sempre" e "mai" dicendo che in passato ci siamo comportati diversamente, portando il conflitto nel territorio oscuro del chi ha avuto colpa per primo, l'uovo o la gallina? Peggio ancora, ci chiudiamo in un muto e risentito silenzio (spesso sono gli uomini a farlo).



Vi suggerisco tre tecniche magiche per evitare questa spirale della morte da applicarsi appena udite le parole "sempre" o "mai". La prima è che non dovete usare la parola TU ma sempre IO. “Sei stato tu che mi hai detto...” Sbagliato! " “Io avevo capito che...” Giusto. “E tu quando fai così sei proprio...” Sbagliato! “Ed io che sto male quando vedo ...” Giusto. Seconda tecnica: basta con le teorie del giusto e sbagliato (non siete giurisprudenziali ma matti e basta: ricordatevelo), basta rivangare nel passato elencando le colpe che hanno portato al conflitto (non siete archeologi ma sempre e solo matti: ricordatevelo). Fate invece leva solo sui vostri sentimenti: io sto male, io pensavo di far del bene, mi piaceva, avevo paura, mi sento ferito... Infine, vi consiglio di abbassare i toni: intendo proprio il tono della voce che deve calare e la velocità delle parole, più lenta. A tutto rispondete in modo calmo e pacifico. Dopo un po', l'altro imiterà il vostro tono e sarà tutto più facile.

Ciao matti e buone baruffe!

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